Concorso Internazionale – Riqualificazione parco della Ghiaie e fruizione della spiaggia

Concorso Internazionale – Riqualificazione parco della Ghiaie e fruizione della spiaggia

Concorso internazionale – Riqualificazione parco della Ghiaie e fruizione della spiaggia – Comune di Portoferraio (LI)

(Capogruppo Arch. Massimiliano Pardi – Progettisti Arch. Franco Pasti, Arch. Nazaret Garrido Torres, Geom. Marco Pardi, Arch. Alessandro Pastorelli – Consulente Arch. Tessa Matteini)

La spiaggia e il parco delle Ghiaie sono mete attrattive per i turisti e per i residenti.
Per questo motivo il nostro progetto ha l’intento di far diventare quest’area la nuova ”PORTA” di accesso al centro storico per i turisti e un’area sportiva per i residenti.
Con questo spirito abbiamo analizzato l’area d’intervento osservando ciò che oggi la circonda e ciò che è stata nel passato.
Dalla ricerca effettuata e’ emerso che nell’area est, dove sono presenti gli impianti sportivi realizzati dalla Guardia di Finanza, (vedi Tavola 1), vi era un fossato che divideva la città fortificata (Cosmopoli) dal resto del territorio elbano.
Basandoci su questo è stato deciso di ripristinare il tracciato del vecchio fossato destinandolo a due usi ben distinti come descritto successivamente.

Ad oggi l’accesso al centro storico avviene passando da Calata Mazzini fino a raggiungere la Porta a Mare e la Piazza; altro percorso risulta essere quello che passa dalla Porta a Terra fino alla Palazzina dei Mulini e al Forte Stella.
Tale tragitto comporta l’allontanamento dell’area delle fortezze medicee di Portoferraio.
Noto l’afflusso turistico dalla banchina Alto Fondale (navi da crociera e pullman di turisti e scolaresche), si e’ pensato di riqualificare l’area oggetto di intervento, dirottando il visitatore nel parco delle Ghiaie alla scoperta della città di Cosmopoli.
Partendo dal Ponticello (vecchio ingresso della città Medicea) si entrerà nell’area verde dove si riscopriranno odori e sapori propri dell’Isola.
Come evidente dalle tavole sono stati previsti dei servizi aggiuntivi agli esistenti quali l’enoteca e il museo ipogeo.
Il museo e’ atto a richiamare le origini storiche dell’area, proiettando il turista nella dimensione elbana e portando alla mente della popolazione locale vecchi ricordi.
L’esposizione permanente, nell’area est (ex-Guardia di Finanza) sarà dedicata alla storia del Fronte d’Attacco della città di Cosmopoli riportato alla luce con operazioni di recupero fondante sulla documentazione storica acquisita, base essenziale di tale riqualificazione.
Dall’uscita del museo si sale fino al bastione dove e’ prevista la Stazione del servizio Minimetro’, mezzo che condurrà i turisti, attraverso i Bastioni del Fronte d’Attacco, nella parte più alta di Portoferraio (Forte Falcone). Da questo punto strategico, i visitatori potranno ammirare la bellezza del centro storico fortificato e percorrere le sale del museo della Storia di Cosmopoli.
Terminata la visita del Forte Falcone i turisti potranno ripercorrere il tracciato del vecchio Cammin di Ronda e raggiungere la Villa Mulini, il Forte Stella, le Galeazze e la Torre della Linguella o in alternativa, scendere direttamente nel centro storico, attraverso le scalinate fino ad arrivare alla Porta a Mare e in Calata Mazzini.
Il tragitto terminerà nella parte bassa di Portoferraio, all’interno del Centro Commerciale Naturale, dove potranno acquistare prodotti tipici locali e ripartire da qui per ritornare al punto di partenza.

L’area Est sarà dedicata completamente alle attività sportive, dove verranno collocate:
1) area giochi bambini;
2) la nuova piscina semi-olipionica che andrà a sostituire quella esistente;
3) una pista di skateboard e roller;
4) un nuovo specchio acqueo (ottenuto dal recupero non solo funzionale di parte del vecchio fossato cinquecentesco) dove poter ormeggiare natanti di piccoli dimensioni come optimist, laser, windsurf, canoe, kayak, barche a remi. Tutto questo per permettere ai bambini e ragazzi di avvicinarsi al mondo della vela e degli sport acquatici. A servizio di tale attività sarà realizzato un nuovo centro velico. Si prevede che i natanti vengano portati a mare attraverso una specifica zona di alaggio;
5) un anfiteatro sopra il bastione di Punta Santa Fine, per spettacoli, concerti e premiazioni.

1) EDIFICI COMMERCIALI ESISTENTI
Lo stabilimento Balneare (la Bussola), il ristorante le Sirene, il bar le Sirene e la pizzeria “da Michele” sono individuabili come fabbricati di scarso interesse architettonico e materiale e pertanto saranno oggetto di demolizione e recupero volumetrico per nuove strutture di servizio. In particolare lo stabilimento Balneare denominato “la Bussola” sarà trasformato in un fabbricato che ricorda una vecchia limonaia, considerando la vicinanza con i giardini. I volumi principali sono due che si intersecano con una serra (Giardino d’Inverno).
Per la funzione di tali spazi abbiamo pensato ad una Enoteca, con la vendita di prodotti tipici elbani come vino, olio, pasticceria ed altri prodotti locali, che potesse essere attiva per tutto il periodo dell’anno.
Al posto del Bar e il Ristorante “Le Sirene” si e’ deciso di non modificare l’attuale destinazione d’uso, intervenendo sulla caratterizzazione architettonica e tipologica, oltre che sulle volumetrie esistenti.
Demolendo e ricostruendo abbiamo optato per una struttura in legno e vetro con un manto di copertura in fotovoltaico amorfo, per permettere all’intero fabbricato di auto alimentarsi da un punto di vista energetico.
Esteticamente appare come un elemento estremamente leggero e trasparente, di basso impatto ambientale, cromaticamente coerente con l’intorno.
All’interno di tale volumetria e’ stato deciso di creare una galleria che collega il Viale degli Argonauti al Parco delle Ghiaie fino ad arrivare al viale delle Ghiaie dove c’e’ la nuova aria a parcheggio. Inoltre sono stati previsti spazi aperti, di pertinenza alle attività commerciali, contraddistinti e delimitati da una cordolatura, virtuale separazione tra l’area in concessione e quella pubblica.
La volumetria dell’esistente “Pizzeria da Michele” di cui e’ prevista la demolizione, viene trasferita all’interno del nuovo centro velico.

2) RIQUALIFICAZIONE DEI SISTEMI ARBOREI DEL PARCO ATTUALE
Per il giardino pubblico delle Ghiaie viene proposta una strategia di conservazione attiva che prevede il mantenimento della struttura delle preesistenze arboree, con operazioni di manutenzione straordinaria, quali il diradamento (nelle zone di eccessivo addensamento che impedisce il normale sviluppo delle alberature) e l’eliminazione delle piante interessate da problematiche fito-patologiche (a causa di problemi sanitari o manutentivi, come le eccessive potature), oppure non coerenti con l’impianto storico del parco o con il contesto paesaggistico, microclimatico ed ambientale (come gli esemplari di Populus alba).
Le tracce della struttura storica del giardino, la presenza di specie esotiche (Araucaria sp.) corredate di dispositivi di segnaletica botanica e la prevalente dimensione di parco pubblico hanno indirizzato il progetto di conservazione verso la creazione di una collezione botanica di piante mediterranee ed endemiche che integrasse il repertorio di specie presenti, incrementando in particolar modo il piano arbustivo e quello delle erbacee perenni ed annuali, fortemente impoveriti dal punto di vista della biodiversità e poco rappresentativi.
Questo anche in considerazione della storica presenza del collezionismo botanico nel contesto culturale dell’isola, e della “messa a sistema” con i vicini giardini di acclimatazione dell’Ottonella e dell’Ottone, creati a Portoferraio rispettivamente da Giorgio Roster nel 1896 e da Giuseppe Garbari nel 1910.
Tra le specie arboree sono state proposte le querce sempreverdi caratteristiche del bacino del Mediterraneo (Quercus ilex, Quercus suber, Quercus coccifera); tra le palme, oltre alla palma nana (Chamaerops humilis) il cui areale originario comprende le isole dell’arcipelago toscano e la costa fino al promontorio di Piombino-Baratti e alla Phoenix dactylifera, presente in diversi giardini storici dell’Elba, viene indicata la Butia capitata, individuata come palma resistente al punteruolo rosso che potrebbe, in caso di attacco, essere utilizzata per sostituire gli esemplari colpiti; infine, oltre al repertorio mediterraneo delle tamerici (Tamarix gallica, Tamarix africana e Tamarix canariensis), vengono proposte due piante ornamentali e decidue, Cercis siliquastrum e Melia azedarach, usate per alleggerire e differenziare cromaticamente il piano arboreo delle specie sempreverdi.
La componente arbustiva prevede l’utilizzo delle specie sclerofille della macchia mediterranea (Arbutus unedo, Rhamnus alaternus, Pistacia lentiscus, Pistacia terebinthus, Phyllirea nelle due specie angustifolia e latifolia), il mirto (Myrtus communis, anche nella varietà ‘tarentina’), il melograno (Punica granatum, anche nella varietà ‘nana’) ed i cisti (Cistus monspeliensis, Cistus salvifolius, Cistus creticus).
Per il piano delle erbacee perenni ed annuali, oltre alle specie caratteristiche della vegetazione marittima, dunale e rupestre (Alyssum saxatile, Cakile maritima, Eryngium maritimum, Glaucium flavum, Stachys maritima, Crithmum maritimum, Foeniculum vulgare, Lobularia maritima, Senecio cineraria) e alle specie presenti sui bastioni del soprastante Forte Falcone (Capparis spinosa, Centranthus ruber, Matthiola incana) si propone l’introduzione della Linaria capraria, specie endemica per le isole dell’arcipelago toscano.
Per quanto riguarda la trama connettiva, il progetto prevede il ridisegno del sistema dei percorsi, in modo da consentire una fruizione più libera e l’utilizzo di superfici in terra battuta stabilizzata e pavimentazioni in listelli di legno di larice trattato per esterni (e durevole anche in ambienti aggressivi come quelli marittimi), entrambe contenute da cordoli in corten.

3) DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE IMPIANTI SPORTIVI
Su quest’area si e’ concentrato maggiormente il nostro interesse, infatti è intenzione del gruppo proporre di riportare alla luce il fossato, che rendeva la citta’ fortificata di Cosmopoli “un’isola nell’isola”.
Il vecchio tracciato del fossato sarà suddiviso in due tratti:
il primo tratto, che corre parallelo alla costa delle Ghiaie, sarà ripristinato a bacino con acqua marina mentre il secondo, verso le caserme, sarà adibito a museo ipogeo.
Il nuovo bacino ospiterà, come sopradetto, le imbarcazioni della scuola di vela per bambini e ragazzi. Tali attività si addicono per lo specchio di mare antistante (riserva marina biogenetica).
La scuola di vela (centro velico) si verrà a trovare parallela al nuovo bacino ed avrà una copertura che ricorda un’onda.
La copertura, che si eleverà da terra, potrà essere sfruttata, per le sue caratteristiche strutturali e tecnologiche, oltre che per il materiale usato, come pista da skateboard.
Il museo ipogeo sarà completamente interrato, facendo corrispondere al fondo del vecchio fossato il piano di calpestio del museo e le sponde alle pareti espositive. Dalle nostre ricerche a riguardo abbiamo appurato che è stata effettuata la sola tombatura del fossato del Ponticello riconducibile all’inizio dello scorso secolo. Riteniamo quindi attendibile l’ipotesi di un recupero complessivo dell’opera.
Il museo sarà individuabile ed in parte visibile dalla superficie, attraverso una ”spaccatura” della superficie della copertura, caratterizzata da un infisso a raso in vetro ed acciaio, che consentirà anche l’illuminazione naturale delle sale museali, oltre che l’introspezione.

Le coperture del centro velico e del museo ipogeo sono assimilabili, in quanto a caratterizzazione formale e all’uso del materiale,alla zona adiacente dedicata alla pista di skateboard e roller.
La riorganizzazione dell’area ha portato a riprogettare la struttura della piscina, peraltro in cattive condizioni sia in quanto a dotazioni che per lo stato manutentivo, prevedendo la demolizione dell’esistente con la sua ricostruzione, ruotando l’asse longitudinale dello stabile parallelo al mare: in tal modo si ottiene una efficienza ottimale per quanto riguarda l’irraggiamento e l’illuminazione naturale. La scelta del mantenimento sostanziale della preesistenza funzionale e’ scaturita del fatto che, paradossalmente, esiste una carenza di spazi natatori nell’area comunale.
Si e’ intervenuti anche sulle dimensioni della vasca cercando di trasformarla in una piscina semi-olimpionica (lunghezza 25 mt).
Al fine di renderla fruibile durante tutto l’anno, anche come fulcro per eventi sportivi, si è optato per una copertura in vetro e acciaio apribile meccanicamente, che agevola l’areazione interna durante il periodo estivo e richiama, con la sua particolare struttura alla forma di una conchiglia, e anche agli elementi dell’ambiente marino.
Dietro tale struttura si riscopre la galleria medicea che sale lungo il Bastione di Santa Fine introducendo l’accesso al fronte di attacco; questo percorso, di cui si prevede il recupero integrale, potrà essere destinato al trasporto dei visitatori per mezzo di un Minimetro’ alimentato elettricamente da fonti rinnovabili.

Tale ipotesi esula dai limiti territoriali del Concorso, ma ci sembrava giusto e coerente con lo spirito e le indicazioni generali contenute nel Bando e nei suoi allegati, allargare ed integrare i temi proposti, sia pure nei limiti di una indicazione sommaria e verificata nei principi generali.
Osservando l’orografia del terreno e’ stata ritenuto sfruttabile la pendenza esistente per realizzare un anfiteatro per la messa in scena di spettacoli e concerti, prospiciente la costa, riducendo al minimo le opere di sbancamento necessarie alla sola modellazione dei gradoni. La platea ed il palco saranno ricavate invece nell’area pianeggiante dell’esistente bastione.

4) REALIZZAZIONE DI PICCOLI SERVIZI DA SPIAGGIA
All’interno del parco, lungo il Viale delle Ghiaie, sarà prevista una struttura rimovibile realizzata completamente in legno a servizio dei bagnanti e come punto di primo soccorso.

5) INDIVIDUAZIONE DI AREE DESTINATE ALLA SOSTA DI AUTOMEZZI
La proposta prevede l’ampliamento della strada davanti all’Hotel Crystal, per agevolare lo scorrimento dei veicoli in transito. Oltre l’allargamento delle due carreggiate, sarà previsto l’aumento del numero degli stalli (numero posti 47) e l’allargamento dell’attuale marciapiedi portandolo ad 1,80 mt; ad esso ne sarà aggiunto uno che corre lungo la recinzione del parco delle Ghiaie.
Nuovi parcheggi inoltre verranno realizzati all’interno del parco, limitrofi al punto di primo soccorso, e saranno previsti posti riservati per le sole ambulanze, per i mezzi di carico e scarico merci per le attività commerciali e per disabili (numero posti 12). Altri Parcheggi (numero posti 30) verranno ubicati in prossimità di Via Ninci a servizio dell’anfiteatro e del minimetro’.

6) ASPETTI TECNOLOGICI E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Il Parco delle Ghiaie e’ stato progettato seguendo l’idea fondamentale di creare un’area a bilancio energetico positivo.
Questo significa non solo rendere autosufficiente dal punto di vista energetico tutta la zona progettata e le strutture annesse, ma cedere energia alla città permettendo agli abitanti di utilizzare tecnologie innovative a costo zero.
In particolare sarà possibile produrre circa 1MWh/anno di energia sfruttando un sistema eolico ad alta quota. Più precisamente si utilizzerà un profilo alare di potenza per “catturare” il vento in alta quota con un funzionamento equivalente a quello di un aquilone. La vela in quota sarà collegata tramite cavi ad una o più coppie di motori/generatori e ad un sistema dedicato di controllo. La generazione di energia prevederà la successione di due fasi: la fase ascendente, nella quale l’aquilone salirà verso l’alto esercitando una trazione dei cavi che metteranno in moto i generatori producendo energia ed una fase discendente, nella quale sarà previsto il recupero dei cavi con un dispendio di energia pari a circa il 5% dell’energia prodotta. L’aquilone verrà comandato da terra con un sistema di controllo automatico che prevederà traiettorie definite in quota in modo da massimizzare la produzione di energia. Il profilo alare potrà lavorare a quote comprese tra 200 m.s.l. e i 1000 m.s.l. in modo da minimizzare l’inquinamento visivo e massimizzare la produzione di energia.
Inoltre, tutte le strutture ricettive saranno provviste di vetrate e coperture fotovoltaiche di ultima generazione a bassissimo impatto visivo.
Il dimensionamento degli impianti a servizio di ogni attività è stato effettuato per coprire interamente il fabbisogno di energia elettrica di ogni singola struttura.
Per quel che concerne l’illuminazione pubblica si prevede l’utilizzo di lampioni eolici “a vela” ad asse verticale con corpo centrale illuminante all’interno del quale si prevede l’installazione di led policromatici ad alto rendimento.
L’energia prodotta dai lampioni sarà utilizzata per l’illuminazione di tutti i percorsi interni all’area di progetto, mentre l’energia in eccesso verrà convogliata in accumulatori presenti alla base dei lampioni dotati di batterie di accumulo.
I lampioni suddetti saranno muniti alla base di colonnine per la carica di veicoli elettrici. Infatti, in aree specifiche sia del parco che delle aree adibite a parcheggio, sarà possibile effettuare la carica completa di batterie a servizio di minibus, auto, moto, scooter e bici elettriche permettendo lo sviluppo di sistemi innovativi di trasporto pubblico e privato.
Ad energia elettrica verrà infatti alimentato anche il minimetro’ che permetterà al Parco delle Ghiaie di diventare la porta di accesso alla città.

7) ASPETTI ECONOMICI
La superficie complessiva dell’area di intervento indicata dal bando è di circa 26.000 mq., che sommariamente possono essere suddivisi in tre grandi categorie di intervento, differenti dal punto di vista funzionale e tecnico. Esse sono state individuate come:

  1. Area destinata al Parco delle Ghiaie ed ai servizi afferenti, commerciali e di servizio di circa 12.800 mq.;

  2. Area destinata ai giochi, alla struttura museale ed alla piscina, oltre che per le aree verdi pertinenziale ed ai servizi previsti per circa 8.900 mq.;

  3. Area destinata allo sviluppo dei nuovi percorsi interni, all’ampliamento della viabilità esistente ed al miglioramento tecnico generale, oltre che per la rete dei sottoservizi per residui 4.300 mq.. L’ipotesi progettuale per le sua stessa caratterizzazione urbanistica e logistica ben si presta all’organizzazione per stralci funzionali di tempi, modalità e distribuzioni dei costi di intervento, contenendo all’interno della impostazione di programma la possibilità di modulare anche i soggetti esecutori, pubblici e privati. Abbiamo quindi ritenuto plausibile che il primo lotto funzionale di intervento potesse riguardare la ristrutturazione funzionale, nei termini previsti e precedentemente indicati, dell’attuale area verde del Parco delle Ghiaie , mantenendo il costo unitario dei lavori in circa €. 40/mq. per complessivi €. 500.000 , all’interno delle cifre previste dall’analisi degli uffici tecnici dell’Amministrazione Comunale.

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