Reef Sansone

Reef Sansone

L’idea Progettuale nasce dall’esigenza di realizzare un’opera che diventasse una struttura a servizio della spiaggia di Sansone Isola d’Elba, fra le dodici spiagge più belle d’Italia, secondo la nota rivista di viaggi americana Condé Nast Traveler.

Il progetto quindi si è andato ad inserire in un contesto naturalistico sottoposto a tutela paesaggistica e da qui: quali precauzioni, quali attenzioni, quali aspetti da mettere in risalto?

Il nuovo ristorante/bar Reef Sansone è collocato sul promontorio che si affaccia sulla spiaggia, all’interno della Costa Bianca di Portoferraio nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Il grande pregio del contesto naturalistico, le sue caratteristiche peculiari e la volontà di relazionarsi ad esse hanno influenzato l’intero processo generativo del progetto.

Per questi motivi si sono ricercati, proprio nel contesto naturalistico, continui suggerimenti per soluzioni morfologiche e materiche, indirizzando le scelte progettuali sull’integrazione

fra ambiente e costruito. I nuovi volumi e gli spazi funzionali sono stati inseriti nel contesto naturalistico, privilegiando l’utilizzo di materiali naturali, mentre la progettazione del verde è stata pensata per disegnare aree di relax ombreggiate che, grazie ai contorni sfumati dello stesso, permette alla macchia mediterranea stessa di penetrare nel progetto, diventando così un ulteriore esempio di ricerca di integrazione con la dimensione naturale.

La struttura a telaio del manufatto, realizzata completamente a secco in ferro e legno prefabbricato, ci ha permesso di realizzare l’opera senza eseguire movimenti terra. Pure i solai di calpestio interni e le terrazze esterne, realizzate in pagliolato in legno, sono sollevati da terra per non modificare il profilo originario del terreno sottostante.

Per non contaminare il sito durante la fase di realizzazione, si è optato per l’utilizzo di materiali naturali come i pannelli isolanti in fibra di legno, per le pareti esterne a telaio, e i materassini in lana vergine di pecora per le pareti interne e la correzione dei ponti termici.

Tutto questo materiale montato a secco, permetterà al momento dello smontaggio dell’intera struttura, di lasciare lo stato dei luoghi come trovato in origine.

Il corpo di fabbrica è realizzato su tre livelli, nel primo si trovano i locali tecnici e i servizi igienici, nel secondo la cucina e l’area bar con le due terrazze esterne e al terzo la terrazza belvedere con giardino pensile.

Come rivestimento esterno sono state montate pareti ventilate in legno naturale di colore simile alle piante di leccio che circondano la struttura, sempre per meglio integrare paesaggisticamente l’intero edificio.

Oltre alle pareti ventilate in legno, due orti verticali ricoprono in gran parte due facciate dell’edificio per i quali sono state scelte fioriture e piante aromatiche che crescono

spontaneamente in questi luoghi. La scelta di piante autoctone e utilizzabili in cucina è frutto della ricerca di una soluzione utile e allo stesso tempo originale e creativa.

Un piccolo giardino pensile sulla terrazza racchiude in sé alcune piante della macchia mediterranea per ritrovare e saper riconoscere la vegetazione tipica che circonda la struttura.

Le acque meteoriche, che rappresentano una fonte rinnovabile e necessitano di semplici ed economici trattamenti per il proprio riutilizzo, sono state raccolte in un apposito deposito, posizionato fuori terra, permettendo così di non realizzare le opere di sbancamento necessarie per la sua posa. L’intero ciclo di recupero viene reimpiegato per i consumi per le pulizie e l’innaffiamento dei giardini.

Tutti gli impianti sono di nuova generazione e con l’utilizzo del fotovoltaico e accorgimenti bioclimatici, l’edificio è risultato in classe energetica A4.

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