Concorso di Progettazione Asilo Nido Regione Lazio

Concorso di Progettazione Asilo Nido Regione Lazio

Concorso di Progettazione Asilo Nido Regione Lazio

Capogruppo Franco Pasti

Progettisti Massimiliano Pardi, Alessandro Pastorelli

SCELTE PROGETTUALI

La distribuzione interna degli ambienti è studiata in modo da consentire una completa separazione tra il settore destinato alla didattica e quello dei servizi.

Ad entrambi i settori si accede dall’ingresso posto al secondo livello dove sulla sinistra si trovano i locali di servizio e precisamente:

  • Locali per la Direzione

  • Locali di Servizio

Oltre passando l’ingresso si accede nel settore della didattica dove si trovano i locali:

  • Cucina

  • Locale mensa

  • Sezione Lattanti

Attraverso dei ballatoi e scale interne si accede al primo livello.

Dal ballatoio che si affaccia sulle vetrate esistenti, si trovano tre “bozzoli” dove al loro interno si trovano le tre aule per l’attività dei divezzi.

Tali “bozzoli” si proiettano, solo con la loro struttura, al di fuori della sagoma del palazzo per far percepire a chi sta al di fuori quello che sta accadendo al suo interno.

Al primo livello invece si vengono ad individuare altri tre “bozzoli” dedicato come spazio per il sonno e relativi spazi per l’igiene.

I “bozzoli” del primo livello si affacciano sulle chiostre interne, dove al loro interno sono previsti degli specchi d’acqua.

Tutto il primo livello è stato pensato come fosse uno spazio esterno, per questo motivo sono state ampliate le vetrate, per permettere di illuminare il più possibile “l’agorà” interno. L’agorà è stata pensata come una piazza verde dove possano essere posizionati gli arredi per l’attività ludico ricreative.

Tale piazza avrà una leggera pendenza dove al disotto di essa saranno localizzati locali tecnici e magazzini.

Sempre a tale livello si vengono a trovare due specchi d’acqua all’interno delle chiostre esistenti, il tutto per dare la sensazione di ritrovarsi all’interno di un piccolo parco, in questo caso indoor.

Gli spazi gioco quindi si verranno a trovare al suo interno nell’agorà “verde” e all’esterno e nell’area dedicata alla quale si accederà attraverso il ballatoio posto al secondo livello.

Due parchi ricreativi (interno ed esterno) pensati attraverso una disposizione mentale e comportamentale di maggior equilibrio nel coordinamento tra i molti fattori dialettici del problema:

– tra tempo ordinario e tempo dello svago, gioco attivo ed evasione passiva,

educazione e divertimento.

I bozzoli saranno realizzati in ETFE, un materiale innovativo e dalle grandi potenzialità.

ETFE è una sigla che sta per Etilene Tetra Fluoro Etilene ed è un polimero parzialmente fluorato, ovvero un materiale plastico che contiene fluoro.

E’ stato utilizzato dagli anni ’80 in architettura per le sue eccezionali caratteristiche. L’ETFE, infatti, è trasparente come il vetro ma, rispetto ad esso, è più leggero, resistente, isolante e semplice ed economico da installare.

L’ETFE pesa soltanto 350 g/mq, è totalmente permeabile alla luce e ai raggi UV ed è totalmente riciclabile.

L’ETFE è un materiale sostenibile per la sua riciclabilità e perché per la trasparenza e l’isolamento termico che lo caratterizzano, consentono di risparmiare energia per l’illuminazione artificiale e la climatizzazione.

Le membrane di ETFE possono essere impiegate singolarmente o, più frequentemente, accoppiate, separate tra loro da una camera d’aria che contribuisce all’isolamento termico del sistema.

Lungo tutto il perimetro chiuso dell’area in cui si trova il cuscino, viene disposta un’intelaiatura di alluminio estruso.

L’intelaiatura è collegata alla struttura portante principale attraverso piatti e bulloni. Ai cuscini sono fissate delle valvole collegate alle pompe dell’impianto di pressurizzazione che, una volta montato il sistema, entreranno in funzione provvedendo al gonfiaggio delle membrane fino alla pressione necessaria a sopportare i carichi esterni di progetto di neve e vento.

SOLUZIONI TECNOLOGICHE

Il presente capitolo prende in considerazione le opere necessarie per la realizzazione degli impianti meccanici per il condizionamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria.

L’intervento si compone dei seguenti moduli impiantistici:

  • campo geotermico a sonde verticali;

  • centrale geotermica aria/acqua per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti;

  • scambiatore termico aria/terra per il pre-riscaldamento/pre-raffrescamento dell’aria di ventilazione;

  • centrale di trattamento dell’aria primaria;

  • impianto di riscaldamento e raffrescamento con pannelli radianti a pavimento;

  • impianto di ventilazione aria primaria con canalizzazioni in lamiera zincata a vista a servizio dei singoli ambienti;

  • impianto di estrazione dalla cucina, dai servizi igienici e dai locali privi di areazione naturale;

  • pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.

OPZIONALI:

  • pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Immissioni di aria trattata

Locali di lavoro e di gioco:

  • 40 mc/ora a persona per 80 persone;

Servizi igienici:

  • 10 ricambi/ora

Antibagni:

  • 6 ricambi/ora

Tutti i locali saranno in sovrappressione rispetto all’esterno. La velocità massima dell’aria negli ambienti abitati non supererà i 0,12 m/s. La filtrazione dell’aria verificherà quanto prescritto dalla norma UNI EN 779.

Descrizione degli impianti

Di seguito vengono descritti in maniera sintetica i vari componenti costituenti gli impianti meccanici:

Centrale termica e frigorifera

La centrale termica a servizio dell’asilo nido sarà composta da una pompa di calore geotermica a sonde verticali di tipo aria/acqua a ciclo reversibile. La macchina geotermica produrrà:

  • in inverno, acqua calda da accumulare all’interno di un puffer (volano termico) da 2.000 litri per l’alimentazione dei pannelli radianti a pavimento, della batteria di riscaldamento dell’unità di trattamento aria e del bollitore da 1.000 litri per l’acqua calda sanitaria;

  • in estate, acqua refrigerata da accumulare all’interno di un puffer (volano termico) da 2.000 litri per l’alimentazione dei pannelli radianti a pavimento e della batteria di raffrescamento dell’unità di trattamento aria.

La centrale termica sarà ubicata all’interno di un locale esistente a livello interrato dell’edificio o in locale interrato all’uopo costruito nel giardino di pertinenza ed avrà una potenzialità pari a 64kW.

A servizio della pompa geotermica deve essere costruito un idoneo campo a sonde geotermiche verticali il cui numero ed ubicazione variano in funzione della tipologia di terreno esistente.

Unità di trattamento aria

La centrale aeraulica sarà composta dalle seguenti apparecchiature:

  • Unità di Trattamento Aria (U.T.A.), con ingresso proveniente da pozzo canadese di preriscaldamento/preraffreddamento aria tramite collettore aria/terra, munita di ventilatore di mandata da 4800 mc/h e prevalenza statica utile 300 Pa;

  • Ventilatore di ripresa aria da tutti i locali con estrattore aria dalla cucina, dai servizi igienici e da tutti i locali privi di areazione naturale, dotato di recuperatore di calore, avente portata pari a 4800 mc/h e prevalenza statica utile 250 Pa.

La centrale aeraulica potrà essere ubicata sul tetto dell’edificio o in zona periferica del giardino di pertinenza, munita di idonee schermature per evitare inquinamento acustico e/o visivo.

Boiler per la produzione di acqua calda per usi sanitari

Per la produzione di acqua calda sanitaria si prevede l’utilizzo di un boiler da 1.000 litri facente funzione di accumulo termico. Il boiler verrà alimentato dalla macchina geotermica in inverno e dai pannelli solari in estate.

Ad incremento della sicurezza del servizio, si prevede una integrazione con resistenza elettrica.

Pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari

Per la produzione di acqua calda sanitaria in estate si prevede l’installazione, sul tetto dell’edificio interessato dagli interventi di cui alla presente relazione, di n. 10 pannelli solari piani.

Pannelli radianti a pavimento

In tutti i locali dell’asilo nido si prevede l’installazione di pannelli radianti a pavimento sia per il riscaldamento che per il raffrescamento dei locali.

Nei locali adibiti a servizi igienici si prevede anche l’installazione di scaldasalviette ad acqua calda per incrementare il comfort sia dei lattanti che dei divezzi.

Sul pavimento si prevede la posa di strato coibente avente λ < 0,034 W/(mqK) e spessore pari a 10 cm, in modo da assicurare una temperatura massima del pavimento in inverno pari a 29°C con una temperatura di mandata pari a 42°C.

Durante l’estate la temperatura del pavimento sarà mantenuta ad una temperatura minima di 18°C con una temperatura di mandata dell’acqua pari a 15°C.

Al fine di evitare il raggiungimento della temperatura di rugiada con formazione di condensa superficiale o interstiziale, l’impianto di aria primaria regolerà l’umidità relativa utilizzando un sistema di controllo automatico delle condizioni termoigrometriche all’interno dei singoli ambienti.

Pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica

Al fine di contenere i consumi energetici e, nel contempo, di diminuire i tempi di ritorno dell’investimento impiantistico, si propone di installare sul tetto un campo fotovoltaico da 30kWp: sufficiente per coprire interamente il fabbisogno per la climatizzazione degli ambienti, per il trattamento aria e per la produzione di acqua calda sanitaria.

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